Quando esce bianco grigiastro dall’uovo, le zampette palmate sono già rosa.

Come il becco, ancora molto corto, per consentirgli il nutrimento dal lungo becco ricurvo dei genitori con la sostanza lattiginosa ed estremamente nutriente che essi producono da apposite ghiandole, durante il periodo di allevamento del loro unico piccolo. Che è abbastanza precoce e non resta a lungo nel nido, dove gli adulti se ne prendono cura alternativamente, per andare a procurarsi il cibo. Ma anche con la comparsa del piumaggio giovanile, il pulcino del Phoenicoprterus roseus resta prevalentemente bianco, sebbene comincino a distinguersi anche le prime penne grigie e nere. Il nero resterà per sempre il colore di tutte le potenti penne remiganti, grazie alle quali potrà compiere le sue lunghe migrazioni stagionali. Il resto del grosso corpo con il lungo collo acquisterà via via, sempre più spiccata con l’età, la spettacolare colorazione caratteristica del Fenicottero rosa.

fenicotteri rosaIl colore distintivo, nella fase adulta, è declinato nelle più varie tonalità e sfumature, dalle più delicate del piumaggio a quelle più decise, finanche in qualche tratto sgargianti, delle penne copritrici delle ali, a seconda dell’età, delle diverse parti del corpo e soprattutto del cibo di cui i fenicotteri si nutrono. Già, perché il rosa e la sua gradazione dipendono dall’alimentazione, in particolare dalla disponibilità nella loro dieta di piccoli crostacei come la Artemia salina ricchi di carotenoidi, che si depositano nelle penne colorandole.

Delle sei specie di fenicotteri esistenti al mondo, il rosa vive nel Mediterraneo, oltre che nel resto d’Europa, in Africa e in Asia. In Italia, si calcola che almeno 15mila individui siano stanziali, altre migliaia arrivano con le migrazioni stagionali e popolano gli stagni della Sardegna, le saline di Trapani e le vicine Egadi, altre zone umide anche nei pressi di Aree Marine Protette. Il suo habitat coincide proprio con le zone umide costiere, dove ci sono acque basse e salmastre.

Si tratta di uccelli sociali, che si aggregano in colonie di migliaia di individui, soprattutto durante i periodi primaverili della nidificazione, quando si ritrovano nelle aree prescelte, non necessariamente sempre le stesse, dove trovano le migliori condizioni per la riproduzione, preceduta da complesse parate nuziali di gruppo. Sono monogami e ogni coppia costruisce il suo nido conico di fango, dove depone un solo uovo. E sempre insieme maschio e femmina si occupano della cova e, dopo la schiusa, dell’allevamento dell’unico pulcino che, trascorsa una decina di giorni, lascia il nido per riunirsi agli altri coetanei in grossi raggruppamenti a cui badano pochi adulti, consentendo agli altri di spostarsi alla ricerca di cibo. I primi voli dei piccoli iniziano intorno ai due mesi, mentre raggiungono la maturità sessuale al secondo o terzo anno di vita, quando il rosa della livrea diventa più evidente. 

Il lungo becco ricurvo, rosa fucsia con la punta nera, è conformato in modo da fargli filtrare attraverso apposite lamelle l’acqua che espelle dopo averne trattenuto crostacei, bivalvi, anellidi e larve, piccole alghe blu-verdi, semi e frammenti vegetali. Può utilizzare anche acqua molto salata, come nelle saline, giacchè è dotato come altri uccelli marini della ghiandola del sale, che permette di espellere dal naso l’eccesso di sale.

Un’altra ghiandola fondamentale (uropigio) è posta sopra la coda e secerne del sebo, in questo caso contenente anche betacarotene, che l’animale sparge con il becco sul piumaggio, dopo averlo accuratamente pulito e lavato, per restituirgli impermeabilità. Con questa operazione i fenicotteri ravvivano anche il colore rosa/rossastro. 

A riposo, i fenicotteri restano spesso fermi su una zampa sola, mentre l’altra è ritratta contro il corpo. Un comportamento di cui non si è ancora compresa l’utilità. Ma sono uccelli migratori, che compiono nel corso dell’anno lunghi e frequenti spostamenti, grazie alle possenti ali e a un’apertura alare che nei maschi adulti può superare il metro e mezzo. E osservarli mentre si alzano lentamente in volo o mentre sono in viaggio, inconfondibili per il loro colore, è uno spettacolo indimenticabile. 

A causa dei rischi di perdita dei loro habitat, i fenicotteri sono specie protetta a livello internazionale dalla Direttiva Uccelli della Ue e dalle Convenzioni di Barcellona e di Berna.