CARTINE MARE.IT Egadi

Ė la più grande Area Marina Protetta in Europa. Davanti alla città di Trapani, costa nord occidentale della Sicilia, appena sopra il confine tra il Mar Tirreno Meridionale e il Mediterraneo, comprende tutto il mare dell’arcipelago delle Egadi, tra le isole più grandi di Favignana, Levanzo e Marettimo e gli altri isolotti e scogli che lo compongono. Un ampio braccio di mare dove arrivano le correnti atlantiche che entrano nel Mediterraneo, creandovi, unitamente alle caratteristiche geo-morfologiche dei fondali, condizioni favorevoli alla vita di una straordinaria varietà di specie vegetali e animali. E, infatti, vi si trova un quarto delle specie protette o vulnerabili dell’intero bacino mediterraneo. Complice anche il sistema di canyon sottomarini che si aprono tra le isole e che è stato uno dei motivi all’origine dell’istituzione dell’Area Marina Protetta, il 27 dicembre 1991, affidata in gestione al Comune di Favignana, competente sul territorio dell’intero arcipelago siciliano. Oltre all’Amp, a testimoniare la particolare valenza ambientale di quel mare c’è anche il riconoscimento come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), inserita nella Lista del Centro di Attività regionale per le Aree Specialmente Protette dell’UN Environment Programme (UNEP). Vi ricade anche la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Fondali dell’arcipelago delle Isole Egadi”.

 

GLI HABITAT

 

L’Amp custodisce una grande varietà di habitat, che offrono moltissimi punti di interesse per le immersioni subacquee autorizzate dall’ente gestore, compreso il tratto di mare a nord-ovest di Levanzo, teatro il 10 marzo del 241 a.C. della battaglia delle Egadi, che segnò con la vittoria di Roma la conclusione della I Guerra Punica.

A partire dalla zona intertidale, ovvero la zona di marea, si incontra il trottoir a vermeti prodotto dal mollusco Dendropoma paetreum insieme alle alghe calcaree che contribuiscono alla costruzione delle formazioni visibili a pelo d’acqua, dove vivono varie specie tra cui il pomodoro di mare (Actinia equina).

Nell’infralitorale, ovvero tra il livello di bassa marea e quello in cui arriva la luce che permette la vita delle specie vegetali fotofile, prevale l’alga bruna Cystoseira, in particolare la stricta, ma a Marettimo si trovano anche la mediterranea e la elegans.

L’Amp delle Egadi tutela anche la più vasta e la meglio conservata prateria di Posidonia del Mediterraneo, che si estende per 12.536 ettari. I caratteristici fondali delle Egadi, che sono misti - sabbiosi e rocciosi - formano un ecosistema unico, in cui cresce rigogliosa la Posidonia fino ai 30/40 metri di profondità, dando rifugio e accoglienza a tante specie animali: ricci (Paracentrotus lividus e Arbacia lixula), polpi, calamari, saraghi, aragoste. A Favignana, sui fondali sabbiosi coesistono la Posidonia e l’alga bruna coda di pavone (Padina pavonica) come nell’insenatura di Cala Rossa. A Levanzo, la compresenza di roccia e di sabbia è ancora più evidente. Lì le acque sono molto trasparenti e permettono alla luce di raggiungere notevoli profondità. Un sito di notevole biodiversità è davanti a Capo Grosso, dove, a causa delle forti correnti e della successione di terrazze rocciose, si trovano alghe verdi, gorgonie, Posidonia e, nelle zone più in ombra e più profonde, aragoste e polpi (Octopus vulgaris). Tra la Posidonia, è ancora diffusa la Pinna nobilis nei fondali di tutte le isole.

Il coralligeno dell’Amp dà la possibilità di vivere a 1241 specie di invertebrati, 315 macroalghe, 110 specie di pesci. Ci si trovano il corallo rosso, il nero e il bianco. A maggiori profondità, è il regno delle gorgonie rosse (Paramuricea clavata) e gialle (Eucinella cavolinii), spugne, spirografi come la Sabella spallanzani, colonie di antozoi come falso corallo e margherita di mare (Parazoanthus axinellae); negli anfratti rocciosi vivono murene e gronchi. Tanti i pesci: ombrina, cernia bruna (Epinephelus marginatus), cernie di fondale, corvina, dentice (Dentex gibbosus), ricciola (Seriola dumerili), sarago fasciato (Diplodus vulgaris), sarago pizzuto (Diplodus puntazzo), sarago faraone (Diplodus cervinus), orata (Sparus aurata), scorfano rosso (Scorpaena scrofa), donzella (Coris julis), donzella pavonina (Thalassoma pavo), sciarrano (Serranus scriba), pesce cardinale (Apogon imberbis), aquila di mare (Myliobatis aquila). Non mancano il tonno rosso, che in quelle acque si riproduce, come i barracuda.

Nell’Amp si trovano cetacei come tursiopi, stenelle e capodogli, diverse specie di squali, mante e le tartarughe Caretta caretta. E nelle grotte sommerse, che caratterizzano soprattutto Marettimo, diffuse sono le colorate popolazioni di madrepore come l’Astroides Calycularis.

Nell’Amp è stata anche avvistata la foca monaca e a Marettimo, nel castello di Punta Troia, è attivo un centro visita a cui si accompagna un osservatorio dedicato proprio al mammifero marino a serio rischio di estinzione.


Itinerary

0923/921659-920011 - info@ampisoleegadi.it

Salvatore Livreri Console - direttore@ampisoleegadi.it