I VANTAGGI DEL KM ZERO.
Il pescato locale permette il sostentamento delle piccole flotte di pesca artigianale e valorizza il prodotto attraverso la scelta di una filiera corta, che assicura il giusto guadagno ai pescatori e un minor impatto sull'ambiente.
ECCO I PESCI DA NON CONSUMARE
I pesci che non dobbiamo consumare, perché in via di estinzione o frutto di pratiche di pesca o allevamento non sostenibili sono il salmone, il tonno rosso, i datteri di mare, i bianchetti, la corvina, la magnosa, il pangasio, il merluzzo, la cernia bruna.
ACQUACOLTURA, PRO E CONTRO
Da sempre, l'uomo ha praticato tecniche di allevamento di specie marine. Nell'acquacoltura estensiva il gestore si limita alla predisposizione dei bacini di allevamento senza intervenire sull'alimentazione del pesce e senza introdurre farmaci, viceversa l'acquacoltura intensiva viene integrata con la somministrazione di mangimi calibrati e farmaci.
Da evitare l'acquacoltura intensiva, che contamina l'ambiente naturale.
Consumiamo preferibilmente pesce fresco delle seguenti specie: aguglia, sgombro, sugarello, palamita, zerro, pagello, lampuga, pesce pilota, pesce serra, tonno alletterato.
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