Non rigida, non incasellata, non definita una volta per tutte.

Libera col coraggio di cambiare, di trasformarmi, di adattarmi senza perdere la mia essenza.

L’acqua non ha forma propria, eppure attraversa tutto: si infila nelle crepe, scava la roccia, nutre la terra, sostiene la vita.

Non forza, ma penetra.

Non combatte, ma accoglie.

Nessuno può fermarla davvero,… né possederla…

Libera non di inseguire un’idea assoluta di indipendenza o di ribellione, ma di restare me stessa dentro al cambiamento.

Non temo la trasformazione: non sono più quella di ieri e nemmeno ancora quella di domani, ma pienamente presente, autentica, viva.

Libera non nella stabilità, ma nella fluidità, nella possibilità di riscrivere la mia storia.

Lascio andare ruoli, definizioni, aspettative che mi imprigionano.

Non voglio più “diventare”.

Non ho più bisogno di coerenza: c’è solo la Verità.

L’acqua può essere pioggia o fiume, mare calmo o tempesta, goccia oppure onda.

Evapora e torna mille volte diversa, ma sempre sé stessa.

Libera, cambio percorso, forma, passo, senza dover chiedere il permesso: comprendo chi sono.

“Mi adatto” non è “mi arrendo”: vivo in profondità.

Come l’acqua, non mi spezzo: fluisco, mi trasformo

Libera.

 

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