CARTINE MARE.IT Milazzo

Capo Milazzo, il promontorio, abitato fin dagli albori della Magna Grecia in Sicilia, dove secondo il mito pascolavano gli armenti del Sole citati nell’Odissea. Protesa nel Tirreno, sulla costa nord orientale dell’isola, nell’Area Metropolitana di Messina, la lingua di terra segna il confine naturale tra il golfo di Milazzo e il golfo di Patti. Dai suoi punti più panoramici si ammirano le Isole Eolie e Vulcano, in particolare, la più vicina. Al notevole valore naturalistico del Capo, importante sito di sosta per gli uccelli migratori in primavera e in autunni, si accompagna quello del mare che lo circonda, quasi interamente compreso nella perimetrazione dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo. Istituita nel maggio 2018 dov’è anche il Sito di Interesse Comunitario “Fondali di Capo Milazzo”, è gestita da un consorzio formato dal Comune di Milazzo, dall’Università degli Studi di Messina che vi partecipa con il Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche e ambientali e dall’Associazione Marevivo onlus.

GLI HABITAT

L’intera Area Marina è considerata un vero paradiso naturalistico per le particolarità che ne caratterizzano ogni tratto. La costa frastagliata del promontorio presenta un gran numero di piccole insenature e grotte e custodisce ricchi giacimenti di fossili che, testimoni di una complessa evoluzione geologica, portano a studiarli e frequentarli esperti e appassionati delle più varie provenienze. 

Habitat prioritario di assoluto rilievo anche nel mare milazzese, le vaste e rigogliose praterie di Posidonia sono presenti lungo l’intero perimetro costiero del promontorio e in ogni parte dell’Amp, dove favoriscono la vita e la proliferazione di tante specie animali che vi trovano rifugio, cibo e condizioni ideali per la crescita delle loro nuove generazioni.  A maggiori profondità rispetto al livello della Posidonia, anch’esso scrigno di una grande diversità biologica, si trova il coralligeno con le tante specie vegetali e animali che vi sono aggregate. Particolarmente rappresentate e diffuse nell’Amp sono le gorgonie. Man mano che si scende, s’incontra prima la gorgonia bianca (Eucinella singularis), poi la gialla (Eucinella cavolinii) e, già intorno ai trenta metri sempre più prevalente, la spettacolare gorgonia rossa (Paramuricea clavata). 

Nei fondali di Milazzo, in particolare a nord della Secca di Ponente, si riscontra una significativa presenza di corallo nero (Anthipatella subpinnata), mentre ha una diffusione a maggiore profondità il cosiddetto falso corallo nero (Savalia savaglia). Sempre sul lato occidentale della secca vivono esemplari della Stella gorgone (Astrospartus mediterraneus), rarissima ovunque nel Mediterraneo, che è stata scelta come simbolo dell’Amp di Capo Milazzo. 

La fauna ittica è diffusissima ovunque, in termini di varietà delle specie e di numerosità degli esemplari, am le secche ne sono particolarmente ricche. Vi si incontrano branchi di barracuda mediterraneo, a livello locale noto come “aluzzu”, oltre a cernie rosse (Mycteroperca rubra) e dorate, ovvero i dotti (Epinephelus costae), saraghi, corvine, dentici, scorfani e musdee. Le pareti bassa profondità sono popolate da tonnetti che d’estate possono essere osservati da chi si immerge mentre si nutrono nei banchi di acciughe, sardine e latterini. Tra gli anfratti rocciosi vivono le aragoste (Palinurus elephas). Le tante grotte rappresentano microhabitat particolari nei quali è frequente il Parapandalo o gamberetto rosa (Plesionika narval).


Ph: www.ampcapomilazzo.it/gallery

Itinerary

090/9231301 - info@ampcapomilazzo.it

Giulia Visconti - direttore@ampcapomilazzo.it