Il suo nome comune in diverse lingue compreso l’italiano la associa alle Gorgoni. E una di esse, Euriale, è evocata dall’ordine degli Euriali a cui appartiene. Ma certamente non è un mostro, come venivano considerate le figure mitologiche dalla chioma formata da serpenti. Tutt’altro.

La stella gorgone o Astrospartus mediterraneus è un animale marino di stupefacente bellezza. Un merletto vivo, quando di notte apre completamente i suoi spettacolari tentacoli per procurarsi il cibo. DSCN1797Ed è in quella forma che appare evidente il riferimento alle Gorgoni. E l’origine del suo nome scientifico da aster, stella, e spartus, arbusto, per le numerose ramificazioni delle sue braccia. Invece, durante il giorno, quando non è impegnata a nutrirsi, e ripiega i tentacoli, forma una sorta di gomitolo o di cesto che giustifica il nome in inglese di basket star.

L’Astrospartus vive a una profondità tra i 30 e gli 800 metri nel Mediterraneo occidentale e nell’Atlantico del nord, lungo le coste della Spagna e dell’Africa occidentale fino al Senegal. Largamente diffusa al largo della costa africana del Mediterraneo, lo è meno intorno all’Italia, dove, pur essendo presente dal mare della Sicilia, come nell'Area Marina Protetta delle isole Egadi, a quelli della Toscana e della Sardegna, è piuttosto raro incontrarla. Dato che è un animale fotofobico, che rifugge dalla luce, è attivo di notte e predilige siti poco illuminati e in profondità.
Con il suo colore chiaro, che può variare tra il grigio e il giallo con sfumature rosate, risalta sul rosso scuro della gorgonia rossa (Paramuricea clavata), anch’esso animale filtratore, su cui preferibilmente si insedia, ma lo fa anche sulla gorgonia bianca (Eucinella singularis) e su diverse specie di spugne. Per attaccarsi agli animali di cui è ospite, utilizza dei piccoli uncini presenti alle estremità delle numerosissime diramazioni dei suoi dieci, sottili tentacoli, che partono tutti dal corpo centrale, formato da un disco dal diametro massimo intorno agli 8 centimetri, in cui si distinguono i cinque settori simmetricamente disposti che sono l’elemento distintivo degli Echinodermi, di cui pure l’Astrospartus fa parte.
Nel corpo è posta la bocca, alla quale i tentacoli portano il cibo, man mano che lo catturano filtrando il plancton presente nella colonna d’acqua, ma anche avvolgendo e “imprigionando” piccoli pesci e animali marini. L’ampiezza della corona di tentacoli con tutte le loro ramificazioni, quando è completamente dispiegata, può raggiungere gli 80 centimetri di diametro, quindi decuplicare la dimensione del corpo centrale e serve a procurare quanto più cibo possibile. Poi, quando l’esigenza di nutrirsi è soddisfatta, le scenografiche propaggini vengono ripiegate una dopo l’altra, fino a formare la conformazione a cesto tipica della fase di riposo della bella gorgone del mare.